Accompagnare i propri figli in alcune fasi della crescita può rappresentare un’esperienza faticosa, costellata da incertezze e paure. Possono emergere nodi cruciali e dolorosi ed il confronto con le aspettative, i desideri inespressi, le frustrazioni rischiano di creare distanze e fratture nella relazione con i figli e tra i partner, specialmente nella delicata fase dell’adolescenza. Può emergere una crisi ed il bisogno di un percorso di psicoterapia della famiglia.
Imparare ad essere genitore è un percorso lungo e di continuo apprendistato. Richiede di sviluppare la capacità di “sentirsi” e di sentire l’altro, cogliendo il bisogno che i figli esprimono di essere ascoltati e compresi (spesso alla base dei problemi dell’adolescenza) ed adattandosi creativamente alle diverse fasi della relazione familiare, superando propri vissuti, processi imitativi, approcci giudicanti.
Se il contatto è troppo prolungato diventa inefficace o doloroso; se il ritiro è troppo prolungato interferisce nei processi vitali. Contatto e ritiro, in una struttura ritmica, sono i mezzi per soddisfare i nostri bisogni, per continuare i processi costanti della vita stessa. [F. Perls]
Il percorso di supporto alla genitorialità e di psicoterapia della famiglia ad orientamento gestaltico è rivolto
- ad entrambi i genitori che vivono la crisi della famiglia dovuta a blocchi e difficoltà nel rapporto con i propri figli
- alle famiglie che affrontano una separazione o un divorzio
- alle future mamme, per l’accompagnamento alla nascita ed alla futura relazione con il proprio bambino
- alle neomamme, che sperimentano paure, ansie e difficoltà legate alla nuova nascita
- alla donna o alla coppia che ha sperimentato un aborto o la perdita del bambino nei primi mesi di vita
e si propone di superare le crisi della famiglia agevolando la consapevolezza di quale sia il proprio modo di essere genitori e privilegiando un’attitudine volta all’ascolto e all’apertura nella convinzione che ciò che si può fare di più, per coloro che amiamo, è in primo luogo di essere – noi stessi – felici.
I nostri figli ci osservano e rappresentiamo per loro un modello.
Ciò che più influisce sui figli è la vita non vissuta dei genitori. [C.J.Jung]
Contattami per parlarne ed incontrarci nel mio studio di psicoterapia a Milano, a Bettola (PC) o in videochiamata (via Skype, Whatsapp o altro).
Restiamo sposati. I bambini ci guardano.
Coinvolta dalla giornalista Sibilla Di Palma del magazine D di la Repubblica, ho dato il mio contributo all’indagine relativa al fenomeno del “parenting marriage” (l’evitamento del divorzio in ragione dell’accudimento dei figli).
Cliccando sulle immagini qui sotto alcuni estratti dell’articolo pubblicato sulla rivista il 13 Giugno 2015.